COSA FARE DI FRONTE AL SOSPETTO DI DISLESSIA

CONSULTARE LA SCUOLA E IL PROPRIO PEDIATRA, QUINDI

INDAGARE L'ORIGINE DELLE DIFFICOLTÀ DEL PROPRIO FIGLIO.
CAPIRE COSA STA SUCCEDENDO NON POTRÀ CHE ESSERE UN
AIUTO ALLA SUA CRESCITA
NON TEMERE LA DIAGNOSI: NON È
UN MARCHIO MA UNO STRUMENTO CHE CONSENTE DI DISSIPARE
DUBBI (DEFICIT INTELLETTIVI, PROBLEMI PSICOLOGICI, ALTRI
DEFICIT NEUROLOGICI, PROBLEMI COMPORTAMENTALI O SCARSO
IMPEGNO) OLTRE A UNA CONFERMA CHE SI HA DAVANTI UN
RAGAZZO INTELLIGENTE, CON NUMEROSE DOTI E CHE PUÒ, SE
AIUTATO, SVILUPPARLE FINO A RISULTARE UN PREZIOSO
APPORTO ALLA SOCIETÀ. 
LA DIAGNOSI DEVE ESSERE FATTA DA SPECIALISTI ESPERTI,
MEDIANTE SPECIFICI TEST.
QUANDO LA DIAGNOSI È FATTA SI POSSONO METTERE IN ATTO
AIUTI SPECIFICI, TECNICHE DI RIABILITAZIONE E DI COMPENSO,
NONCHÉ ALCUNI SEMPLICI PROVVEDIMENTI COME LA
CONCESSIONE DI TEMPI PIÙ LUNGHI PER LO SVOLGIMENTO DI
COMPITI, L'USO DELLA CALCOLATRICE O DEL COMPUTER. 
I DISLESSICI HANNO UN DIVERSO MODO DI IMPARARE MA
COMUNQUE IMPARANO. 
NON SEMPRE È FACILE TROVARE LA PERSONA IN GRADO DI
IDENTIFICARE IL PROBLEMA; È UTILE CONSULTARE LE FIGURE
PROFESSIONALI CHE SE NE OCCUPANO (NEUROPSICHIATRA
INFANTILE, PSICOLOGO, LOGOPEDISTA).
Centro Psicologico Amamente Milano
www.centroamamente.it

Fonte: www.giottoulivi.it